Culturificio
pubblicato 9 anni fa in Arte

Jarek Puczel

parlare d'amore attraverso il colore

Jarek Puczel

Anche tu sei l’amore.
Sei di sangue e di terra
come gli altri. Cammini
come chi non si stacca
dalla porta di casa.
Guardi come chi attende
e non vede. Sei terra
che dolora e che tace.
Hai sussulti e stanchezze,
hai parole – cammini
in attesa. L’amore
è il tuo sangue – non altro.

Anche tu sei l’amore – C. Pavese 1998

In questa poesia sono presenti alcuni degli elementi ricorrenti della poetica di Pavese, caratteristici dell’esistenza umana, della sua corporeità, come la terra e il sangue, che si identificano con la disposizione ad amare e ad essere amati. È dal contatto dei due corpi, nell’atto di unirsi, che questi diventano un’unica sostanza, ed è proprio quello che i “Lovers” di Jarek Puczel (1965) sembrano voler suggerire all’osservatore.
Nato a Ketrzyn, in Polonia, ha studiato presso l’Università di Varsavia, laureandosi alla Facoltà di Arte e Pedagogia nel 1990, e attualmente membro de “Pittori e Scultori dell’Unione”, Jarek Puczel si definisce un’artista “intuitivo”, e una delle sue più peculiari intuizioni è stata quella di mostrare, con i suoi lavori, il “flusso della vita” in un abbandono di forme.
tumblr_mzfajblqL51re12ono1_1280L’idea per i suoi “Lovers”, gli amanti immortalati nel momento di massima intimità, nasce dal desiderio di voler cogliere la tranquillità di situazioni apparentemente semplici e poco spettacolari, attraverso una delicatezza e un tatto fuori dal comune. L’intento dell’artista polacco è quello di rappresentare nella maniera più realistica possibile l’incapacità di “dare un volto” a un sentimento cosi ineffabile come l’Amore, senza delineare i contorni e i tratti della donna persa nel momento in cui tocca l’anima del suo amato. Il significato profondo dei soggetti dipinti è proprio questo, mostrare l’incontro tra materia e spirito. Il viso di lei si fonde e si confonde con quello di lui creando una silenziosa atmosfera di complicità. Puczel, che cerca di unire immagine e concetto, evita di ritrarre ogni sorta di particolare, lasciando allo spettatore la possibilità di esplorare questi silenzi, attraverso tonalità fredde, calme e insieme sinuose.
È l’anima di chi guarda ad essere protagonista di uno spettacolo in cui illusione e mondo reale si mescolano in uno scorrere continuo che è anche flusso della vita stessa. La ricerca di Puczel verte a una costante tensione tra il mondo della materia, il più delle volte costituito da un elemento sensuale, come i capelli o i pochi dettagli dei volti, e la dimensione onirica, la sfera dei sentimenti. Le immagini dei “Lovers” creano un momento di intesa dal quale risulta A_JPuczel_GerardPhilipe_1000_831impossibile sia fuggire sia fornire un’interpretazione adeguata. Compito dello spettatore è dare un volto a questi personaggi, restii ad un completa identificazione, secondo la sua personale esperienza di Amore.


 

la maggior parte delle informazioni sono state tratte da: http://www.artwort.com/2014/09/10/arte/materia-spirito-gli-amanti-jarek-puczel/

 

Articolo di Federica Menghi