Federico Musardo
pubblicato 10 anni fa in Letteratura

Noie di lusso

"Dal mattino a mezzanotte", G. Kaiser

Noie di lusso

Molti autori hanno scritto del rapporto che intercorre oggi tra l’essere umano e la vita tecnicizzata. Nel mondo tecnico i beni materiali producono una vaga illusione di benessere purtroppo condivisa.
I Quaderni di Serafino Gubbio operatore, opera di Pirandello in cui emerge il mondo umano in relazione al cinema, sono un esempio illustre, tra i tanti possibili del secolo scorso, di come il progresso influenzi il pensiero.

In questo breve articolo vorrei scrivere a proposito di Georg Kaiser, drammaturgo attivo in Germania agli inizi del secolo scorso, ai tempi della Repubblica di Weimar e fino al 1933, anno in cui, a causa del neonato governo nazista, fu costretto all’esilio in Svizzera.
Il dramma oggetto della mia attenzione è Dal mattino a mezzanotte, composto nel 1912 e rappresentato per la prima volta nel 1917.

Che cosa fareste se aveste tra le mani un’ingente somma di denaro?

Il protagonista della pièce è un cassiere privo di nome che, sospinto da un altruismo borghese, sottrae alla banca della quale è dipendente del denaro in contanti. Nonostante l’origine del gesto sia una buona azione (il furto nasce dal desiderio di aiutare una donna a comprare un quadro per il figlio), egli si ritrova rifiutato e in solitudine, ricercato dalle autorità e intenzionato a godersi le gioie di una metropoli viva. Le strade della città diventano teatro di un degrado collettivo e gli individui diventano caricature. Un episodio evocativo è costituito dall’entrata del nostro in un locale trafficato, all’interno del quale l’uomo confessa di aver rubato il denaro che possiede e getta alcune banconote tra la folla che, avidamente, le arraffa.
Il cassiere continua a spendere la refurtiva, annoiato, fino a quando, carabina alla mano, si suicida, incapace di uscire dalla sua situazione di malessere spirituale. Perché?