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pubblicato 7 anni fa in Interviste

Stai andando bene Giovanni

breve intervista a Giovanni Truppi

Stai andando bene Giovanni

Nelle tue canzoni c’è una forte originalità. Quali credi siano stati gli artisti che maggiormente ti hanno influenzato durante il percorso di formazione artistica?
Fabrizio De André, Franco Battiato, Paolo Conte, Lucio Dalla, Beatles, U2, Karate, Morphine, Jeff Buckley, Johann Sebastian Bach, Afterhours, Gianfranco Marziano, George Gershwin, Roberto Murolo.

Quanto può essere importante saper utilizzare bene una certa dose di leggerezza nell’affrontare il proprio lavoro, i rapporti, la vita?
Moltissimo.

Hai lavorato tanto live, suoi palchi, in mezzo alle persone. C’è qualche esperienza live, qualche concerto che ti è rimasto particolarmente impresso? E se sì, come mai?
I concerti collettivi all’Angelo Mai di Roma: per la prima volta mi sembrava di vivere quello che avevo sempre sognato. Il concerto di presentazione di GIOVANNI TRUPPI all’Init, per motivi simili.
Un concerto con Marco Buccelli non ricordo dove: c’era solo il padrone del locale, la sua fidanzata e sua mamma.

Non hai concerti in programma nel prossimo futuro. Come mai? Hai qualcosa in serbo?
Ho dato fondo all’energia che potevano generare le mie canzoni: per tornare sul palco me ne servono di nuove e le sto scrivendo.

Noi siamo convinti che siano anche le nostre letture a renderci ciò che siamo e determinare ciò che facciamo. C’è qualche opera o qualche scrittore che pensi ti abbia segnato?
Scritti corsari di Pierpaolo Pasolini.

C’è una canzone in particolare alla quale sei legato più delle altre?
Imagine.