Zaira Carraro
pubblicato 6 anni fa in Arte

Courbet, Ligabue, Mucha e Picasso

appuntamenti imperdibili del periodo

Courbet, Ligabue, Mucha  e Picasso

La stagione autunnale italiana è ricca di mostre ed esposizioni. Tra tutte, ho selezionato per il Culturificio quattro retrospettive imperdibili nel loro genere. Gustave Courbet a Ferrara, Antonio Ligabue a Padova, Pablo Picasso a Milano e Alphonse Mucha a Bologna sono i protagonisti delle mostre monografiche che li riguardano da vicino.

ALPHONSE MUCHA a Bologna fino al 20/01/2019
Per gli appassionati di Art Nouveau nella Paris fin-de-siècle, a Palazzo Pallavicini le opere più conosciute dell’artista ceco naturalizzato francese Alphonse Mucha (1860-1939). La retrospettiva è curata da Tomoko Sato, curatore della Mucha Foundation, e organizzata dalla Pallavicini Srl in collaborazione con la stessa Mucha Foundation. Le circa ottanta opere, di cui ventisette mai esposte in Italia, sono suddivise in tre sezioni tematiche: Donne – icone e Muse; lo stile Mucha; Bellezza, il potere dell’ispirazione. Le opere di Mucha sono immediatamente riconoscibili, vuoi per la fama che l’artista ebbe ancora in vita vuoi per la “visibilità del cosiddetto stile Mucha” grazie anche ai contratti con importanti aziende e figure dello spettacolo. Visibili al pubblico furono fin da subito i manifesti teatrali, tra tutto quelli ritraenti l’attrice parigina Sarah Bernhardt, i cartelloni pubblicitari, i poster antesignani della moderna pubblicità, non quadri nel museo ma sfondi in città. Protagonista è spesso la figura femminile, sinuosa ma statica, sensuale eppure algida ma non mancano le opere degli ultimi anni che rivendicano il suo nazionalismo dopo il rientro in patria. Una mostra non per tutti, un artista non per tutti.

PICASSO METAMORFOSI a Milano fino al 17/02/2019
La mostra promossa dal Comune di Milano e MondoMostreSkira a Palazzo Reale e curata da Pascale Picard, direttrice dei Musei Civici di Avignone, è dedicata al rapporto del famoso artista spagnolo con quanto concerne l’antichità e la mitologia. Presenta in sei sezioni duecento opere tra i lavori di Picasso e le opere di arte antica cui l’artista si era evidentemente ispirato: vasi, ceramiche, placche votive e rilievi, il tutto proveniente da prestigiosi centri internazionale ed europei: Musée National Picasso di Parigi, Musée Du Louvre, Musei vaticani di Roma, Museo Archeologico nazionale di Napoli, Musée Picasso di Antibes, Musée des Beaux-Arts di Lione, Centre Pompidou, Musée de l’Orangerie e Museu Picasso di Barcellona. L’occasione per vedere riuniti in un solo luogo i capolavori di Picasso che hanno reinventato il mito antico.

ANTONIO LIGABUE L’UOMO, IL PITTORE a Padova fino al 17/02/2019
Francesca Villanti e Francesco Negri curano la grande mostra monografica ai Musei Civici Agli Eremitani in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue e il Comune di Gualtieri (RE). Visibili settanta dipinti, tre dei quali mai esposti perché appartenenti a collezioni private, una decina di opere su carta e tre sculture, fusioni in bronzo dalle originali realizzate in creta usando l’argilla del Po. Oltre a questi vengono presentati quaranta documenti originali relativi alla triste vicenda biografica dell’artista italo-svizzero nato a Zurigo (1899-1965). La mostra propone allo spettatore di indagare i temi principali del panorama di Ligabue, il lavoro nei campi, il rapporto con gli animali, siano essi domestici o selvaggi, e naturalmente l’autoritratto, attraverso la lente dell’emotività che ha accompagnato l’intera carriera dell’artista.

COURBET E LA NATURA a Ferrara fino al 6/01/2019
Sono trascorsi cinquant’anni dall’ultima “visita” in Italia del pittore francese, padre del realismo, paesaggista e sicuro riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni. Era il lontano 1969 e la mostra si teneva a Roma presso Villa Medici. Oggi a Palazzo dei Diamanti a Ferrara la retrospettiva è a cura di Dominique de Font-Rèaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher e Vincent Pomérede e organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’arte moderna e contemporanea di Ferrara. L’esposizione presenta circa cinquanta tele provenienti dai più importanti musei internazionali e suddivise in dieci sezioni.
Protagonista assoluto della mostra è il rapporto con la natura declinata in paesaggi, scorci, vedute, lande campestri. Tutte evocano in primis la regione natale del pittore, la Franca Contea, ma anche i luoghi dove l’artista si trovò a soggiornare o che visitò nel corso della sua vita, come le coste della Normandia e del Mediterraneo, la Svizzera, il Belgio e la Germania, rivisitati in infinite varianti ma sempre con oggettività fotografica. Trovano spazio poi anche le scene di caccia e i nudi, i temi sociali e della vita quotidiana, soggetti più realisti della maturità che hanno reso famoso Courbet come pittore irriverente e provocatore.

 

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