Anita Orfini
pubblicato 5 anni fa in L'angolo russo

No man’s grad: le dinamiche della memoria

“Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte” di Valentina Parisi

No man’s grad: le dinamiche della memoria

La Storia ha conosciuto la deportazione di massa, il forzato ricollocamento dei singoli, ma può esistere qualcosa di simile a una displaced city? Le città si possono s-postare, s-piazzare, dis-locare, dis-seminare? La notte tra il 26 e il 27 agosto 1944 il cielo di Königsberg viene squarciato dal chiarore mortifero di fiamme ed esplosioni. La […]

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Anita Orfini
pubblicato 5 anni fa in L'angolo russo

Di pinguini, necrologi e post-sovietismo

ovvero “Picnic sul ghiaccio” di Andrei Kurkov

Di pinguini, necrologi e post-sovietismo

Il Trio Lescano cantava le pene d’amor perdute d’un pinguino innamorato, Kurkov la solitudine e le peripezie di un suo simile, anch’egli in frac, in una Kiev post-sovietica che fa da sfondo a un thriller satirico e amaramente ironico. Il romanzo è apparso per la prima volta nel 1996 con il titolo Smert’ postoronnego (Morte […]

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Anita Orfini
pubblicato 5 anni fa in L'angolo russo

Dissento dunque sono

“Il vento va e poi ritorna” di Vladimir K. Bukovskij

Dissento dunque sono

Solo al cimitero gli uomini raggiungono l’assoluta uguaglianza, e se volete trasformare il vostro paese in un cimitero, allora fatevi socialisti. Al KGB ci dicevano apertamente: «Ci basta la persona, il reato lo troveremo». Non ero un oggetto ma un uomo, e a nessuno avrei permesso di disporre della mia vita. Oggi, 7 novembre, si […]

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Anita Orfini
pubblicato 5 anni fa in L'angolo russo \ Recensioni

Stalin

Il minotauro e la cipolla

Stalin

Cosa c’entrano una figura mitologica e un ortaggio con il maresciallo Giuseppe Stalin? Ce lo raccontano Virginia Pili, Guido Carpi e Pilade Cantini che, in sole centoventotto pagine (Edizioni Clichy, 2019), riescono nell’ardua impresa di tracciare un disegno sintetico ma esaustivo di un uomo la cui vita si intreccia inesorabilmente con quella di un popolo, […]

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Anita Orfini
pubblicato 5 anni fa in L'angolo russo

Piccole trascurabili rivoluzioni

“Il biglietto stellato” di Vasilij P. Aksënov

Piccole trascurabili rivoluzioni

Crede di essere un’eccezione, un fenomeno complicatissimo. A tutti è capitato di pensarlo. Anch’io allora avevo voglia di andarmene. Io ne avevo voglia, ma lui se n’è andato davvero. Quando si parla di letteratura russa si è generalmente portati a pensare a classici come Puškin, Dostoevskij, Tolstoj, grandi nomi che a volte però tendono a […]

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