Realismo visionario
gli acquerelli di Andrey Esionov a Roma
Dal 26 settembre al 25 gennaio 2020 sarà possibile visitare la personale di Andrey Esionov, per la prima volta a Roma, presso il Complesso dei Musei di San Salvatore in Lauro. La mostra è la seconda tappa di un percorso itinerante delle opere di Esionov in Italia. Dopo Firenze e Roma, la mostra si sposterà a Milano e Venezia. Un’occasione davvero unica che conferma il riconoscimento che Esionov continua a ricevere sulla scena internazionale dell’arte.
La splendida cornice che accoglie la mostra è il Complesso di San Salvatore in Lauro, che dialoga perfettamente con le opere che si trova ad ospitare amplificandone la sensazione di sospensione che si prova guardandole. La mostra, a cura di Marco di Capua, è un continuo svelamento dell’impeccabile tecnica esecutiva dell’artista. Il curatore definisce Esionov come
un pazzo che prende l’autostrada contromano convinto che i pazzi siano tutti quelli che fanno il contrario.
Con queste parole Marco di Capua intende dirci che Esionov si dimostra essere un artista ingenuamente e spontaneamente coraggioso poiché utilizza l’acquarello in maniera inconsueta, con una tecnica formidabile ed impeccabile in un’epoca in cui troppo spesso l’arte sembra essere divisa tra il fare arte e saper fare arte. Esionov sceglie una tecnica davvero poco utilizzata nel contemporaneo, mossa senza dubbio coraggiosa e perciò controccorrente. Ma percorrendo i primi passi all’interno della sala ci si accorge subito della potenza di questa tecnica pittorica scelta dal pittore. Dopo aver concluso la formazione artistica di tipo classico, Esionov lascia il mondo dell’arte per ritornarvi dopo ben vent’anni. Guardando le sue opere (più di cento per questa mostra) ci si accorge che non poteva fare scelta migliore per la sua arte e per il suo pubblico. Sì, perché questo periodo lontano dai pennelli e dai colori gli ha permesso di accumulare tante esperienze visive, di memorizzare istanti di vita per restituirceli quasi come intrappolati in un’altra dimensione.
L’ossimoro scelto per il titolo della mostra ci dice molto sull’opera di Andrey Esionov. Naturalmente l’artista si è trovato a fare i conti con la tradizione pittorica russa e sovietica, impregnata di realismo ed effettivamente i suoi acquarelli ci presentano scenari realistici, scene di vita di tutti giorni, ma solo se ci si sofferma ad uno sguardo superficiale delle sue opere. E proprio quello che Esionov non sopporta e che rifiuta ad ogni costo è la superficialità. Anche il suo costante bisogno di silenzio ci svela la volontà dell’acquarellista di scovare qualcosa di più profondo nella realtà, qualcosa che non tutti riusciamo a cogliere. Infatti, non tutto ciò che mostra nelle sue opere può essere ricondotto alla realtà poiché riesce a captare energie ulteriori, visionarie appunto, una realtà che ci dà lo spunto per superarla.
I protagonisti dei suoi acquarelli sono davvero molto vari; turisti, bambini, lavoratori di vari gradi e generi, passanti, tutti colti in un atteggiamento spontaneo, ma c’è qualcos’altro dietro tutto ciò. Le parole di Tommaso Montanari a proposito sono quanto mai esaurienti:
Esionov ci presta i suoi occhi, il suo sguardo ma lascia a noi il giudizio e poco o nulla ci dice del suo. Non ci viene tolto questo imbarazzo. Tocca noi deciderlo: siamo di fronte a vittime o carnefici, a innocenti o a colpevoli? È come se ci sfuggissero le qualità morali degli uomini e delle donne la cui presenza vitale ci è invece restituita in modo così impressionante
Le tinte predilette da Esionov per i suoi acquarelli sono caratterizzate dai toni dell’azzurro, del violaceo, dimostrano uno sguardo limpido sulla realtà, nitido, pulito che contribuisce a renderla qualcosa di sfuggevole, di effimero, per questo è necessario assumere sempre uno sguardo profondo.
L’allestimento prevede anche un inaspettato coinvolgimento sensoriale; alcuni acquarelli sono presentati al pubblico accompagnati da un odore creato appositamente dalla nota creatrice di essenze Laura Bosetti Tonatto che incredibilmente è riuscita a rendere l’esperienza di fronte a queste opere d’arte davvero totale.