Annientate, sradicate e sole: “Apolide” di Shumona Sinha
Pensò che le ci sarebbe voluto lo stesso animo degli altri, la stessa pelle, gli stessi capelli, la stessa statura, la stessa corporatura, che avrebbe dovuto indossare abiti che nascondessero il corpo, abiti neri, grigi, incolori, inodori, prototipi multipli per diventare un clone in mezzo ai cloni, fondersi nella folla, fondere il suo corpo nei […]