“Il lupo della steppa” – H.H. e la molteplicità dell’Io
Harry Haller era un genio della sofferenza e aveva coltivato, nel senso di certe frasi nietzscheane, una capacità di soffrire illimitata, geniale, spaventevole. Compresi pure che il suo pessimismo non era fondato sul disprezzo del mondo, ma sul disprezzo di sé, poiché, pur parlando senza riguardi e spietatamente di istituzioni o persone, non escludeva mai […]