Pessoa, la metempsicosi e il panteismo
Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in falsi riflessi un’unica anteriore realtà che non è nessuno ed è in tutti. Così si presentava Fernando Pessoa, nel crepuscolo soffuso di una Lisbona tra fine ‘800 e inizio ‘900. A suggello dell’inarrestabile prolificazione di identità da cui il poeta si […]