Calvino rilegge “Forse un mattino andando” di Montale
Forse un mattino andando in un’aria di vetro,arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:il nulla alle mie spalle, il vuoto dietrodi me, con un terrore da ubriaco. Poi, come s’uno schermo, s’accamperanno di gittoalberi, case, colli per l’inganno consueto.Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zittotra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. […]