La vitrea virgo: riflessioni su un carmen e sul latino di Pascoli
La dilagante concezione di Pascoli quale cantore delle piccole cose, dei morti e del fanciullino ha una storia lunga all’incirca quanto quella della critica pascoliana in sé, che comincia con un saggio di Benedetto Croce del 1907; dopo un’iniziale allusione topicamente modesta a «la mia insufficienza [di Croce lettore]» e, più pungentemente, a «quella del […]