Un giorno di ordinaria disparità
Sono le sette e cinque e, naturalmente, corro. Non avrei dovuto andare a piedi, non avrei dovuto sognare. È tardi, scendo giù per la scala mobile, la sporta ricolma s’impiglia negli abiti dei vicini, ma non posso fermarmi. Ed ecco che anche questo mese il secondo appuntamento della nostra rubrica di letteratura russa è pronto […]